Stagione 2024 - RUMORE

INFO e PRENOTAZIONI

051 402051 (dal lunedì al venerdì, 10h30 – 18h00)
+39 3297496303


teatroridotto@gmail.com

specificando nominativo e numero di posti

INGRESSO
Intero €15,00 – Ridotto €12,00 (soci, gruppi di almeno 5 persone e under 14)

Teatro Ridotto – Casa delle Culture e dei Teatri
via Marco Emilio Lepido 255/b Bologna
località Lavino di Mezzo

Autobus 87 e 651 dal centro
parcheggio in cortile interno

I FIGLI DEL VENTO

Di Elena Galeotti e Riccardo Marchi, 
Venerdì 08/03/2024 – ore 21.00

«Donna, come ti chiami? – Non lo so. Da che parte stai? – Non lo so. Ora c’è la guerra, devi scegliere. – Non lo so. Il tuo villaggio esiste ancora? – Non lo so.Questi sono i tuoi figli? – Si»

Wislawa Szymborska

I Figli del vento è un viaggio nelle parole di chi ha perduto la propria terra, tradizioni, identità. È un dialogo tra prosa e poesia, le note del tango, flamenco, cultura gipsy e le atmosfere del “Romancero Gitano” di F. G. Lorca.

Musica, poesia e narrazioni dalla tradizione gitana si intrecciano per valorizzare il racconto orale, che permette infinite varianti sugli stessi temi anche grazie agli apporti di altre culture, incontrate nelle migrazioni attraverso il mondo.

La figura femminile è da sempre al centro delle vicende legate al nostro vasto umano universo.

Da qui la nostra esigenza di trascendere i confini, sfidare i pregiudizi geografici occidentali, partendo da un punto di vista mutevole che ha radici antichissime. Tramite la musica e antichi aneddoti, ci lasceremo avvolgere dalle suggestioni che loro ci regalano, i gitani, i figli del vento, un popolo che viene da lontano e che ha trasportato nei lunghi viaggi modelli di identità e tradizioni.

Un popolo a cui essere riconoscenti, da sempre bistrattato e ora massacrato ai piedi dei Carpazi.

Inevitabilmente emerge l’universo femminile: donne illuminate dalla forza, in fuga, resistenti e combattenti.

Donne costrette a fuggire per proteggere i più piccoli, figli loro o altrui.

Donne che attraversano la guerra, la paura, l’amore, la salvezza, la sconfitta, il sovvertimento di ogni sicurezza, l’annientamento, la perdita di futuro, la fame, la sete, la lotta, la resistenza, Lo stupro.

Ognuna di queste donne ci appartiene: ovunque sia, ogni suo bambino è nostro, ogni suo amore perduto ci canta nelle notti di forte vento e luna piena. 

Riccardo Marchi – canto e percussioni
Simone Marcandalli – chitarre
Elena Galeotti – voce narrante
Regia Elena Galeotti
Musiche e suoni– Riccardo Marchi Simone Marcandalli