INFO e PRENOTAZIONI
051 402051 (dal lunedì al venerdì, 10h30 – 18h00)
+39 3297496303
specificando nominativo e numero di posti
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INGRESSO
Intero €14,00 – Ridotto €12,00 (soci e under 14)
Teatro Ridotto – Casa delle Culture e dei Teatri
via Marco Emilio Lepido 255/b Bologna
località Lavino di Mezzo
Autobus 87 e 651 dal centro
parcheggio in cortile interno
Di e con Marco Rampello,
regia di Mariagrazia Bazzicalupo
Prodotto da Compagnia Teatrale LegÀmi
Sabato 04/02/2023 – ore 21:00
La performance si focalizza sulla molteplicità dell’essere che ognuno di noi possiede, su quello che si è per sé stessi e per gli altri, per la società, su come ci si vede e su come si viene visti, sul divenire spersonalizzati o addirittura bestializzati, quasi demonizzati.
Nello spettacolo si parte proprio dalle origini, dalla nascita e dalle radici che trattengono un velo di malinconia e irrompono nella scena risuonando quasi come una formula magica, con parole ormai nascoste nel dimenticatoio.
IO SONO IO è il viaggio di una vita nelle sue varie fasi, una vita che arriva a percepire uno sguardo sul futuro mentre si carica di incertezze. Andando a scavare nelle nostre profondità riusciamo poi ad accettare quello che vediamo? Ci si ritrova con l’immagine che abbiamo di noi e/o con quella che gli altri vedono o ci impongono? Riusciamo a convivere con la molteplicità del nostro essere? Riusciamo a risalire dall’abisso del proprio io? Quando riusciamo a guardarci da fuori, cosa vediamo? Cosa resta?
L’identità: mostrata, ribaltata, giudicata, vissuta, lacerata, ricomposta, in movimento e in mutamento è al centro dello spettacolo. La performance si esprime mediante una comunicazione corporea che rimanda a forme a tratti archetipiche ma non stereotipate, attraverso la voce che viaggia in un labirinto di registri diversi, tramite un testo originale che passa da un comunicare quotidiano, che si fa grottesco, e termina divenendo filosofico/poetico: un linguaggio nell’insieme sfaccettato che desidera esprimere la complessità intrinseca in un essere umano, in tutti gli esseri umani, nel riconoscersi in “uno, nessuno e centomila”.