- Questo evento è passato.
Workshop “Identità comica del corpo” con Andrè Casaca
25 gennaio 2018 @ 19:30 - 27 gennaio 2018 @ 23:30
Evento Navigation
“studio pratico di 3 giorni sul clown a partire dall’identificazione dell’essere comico in relazione alla propria gestualità’ quotidiana”
Formazione Professionale indirizzata ad attori, studenti di teatro e danza
L’obiettivo del workshop è quello di portare gli allievi ad incontrare la propria “l’identità comica del corpo” significa riconoscere in se stessi la stupidità,
che per il clown è un valore alto nella sua comicità. Non si diventa stupidi, si è! Essere stupidi significa stupirsi, significa capire in modo diverso piuttosto che non capire, significa usare gli occhi non per fotografare e analizzare la realtà, ma per accogliere, e rispondere alla necessità del pubblico. Quindi non si tratta di aggiungere, ma togliere, denudarsi da concetti o forma e rendere trasparente lo stare in scena, e questa è una condizione costante e difficile da assumere
perché inconsapevole.
Credo che il lavoro sul clown sia fondamentale per rimettere l’attore di oggi in contatto con la propria fragilità e trovare in questa condizione vulnerabile la propria forza espressiva.
Non’è un caso che la formazione del clown venga inserita all’interno delle scuole e delle accademie di teatro, e spesso alla fine del percorso formativo, perché il clown ridà l’identificazione all’attore durante la rappresentazione teatrale.
Il naso rosso conserva le parole
Quando mi trovo di fronte a dei piccoli allievi spesso li dico che il clown ha il naso rosso perché sente vergogna, che quel naso ci fa parlare con il corpo e in realtà non è un naso, ma è un’occhio che ci permette di vedere la realtà con fantasia e libertà. Per questo motivo le parole non servono. Caetano Veloso in una delle sue canzoni dice; “canto soltanto ciò che non posso più trattenere”, quindi forse le sue parole escono quando devono esprimere un sentire e non un semplice pensiero. Uno di questi piccoli allievi a 5 anni, un giorno alla fine di un percorso dove era diventato finalmente un clown mi disse; “ ho capito che il naso rosso conserva le parole” e quindi non solo aveva capito che il suo corpo era anche buffo e poteva parlare, la sua riflessione mi ha fatto capire che le parole che credevo non fossero necessarie, in realtà sono molto importanti e per questo motivo vanno conservate. A.C.
Dettagli
- Inizio:
- 25 gennaio 2018 @ 19:30
- Fine:
- 27 gennaio 2018 @ 23:30