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“PERLEi” – Cerbero Teatro
6 marzo 2020 @ 21:00
Una Sposa in attesa, aspetta. Da un minuto, da una eternità. Una perdita di identità. Un blocco che la immobilizza. Che cosa sta aspettando? Che cosa le impedisce di andare avanti? Un passato che disgrega il presente e lo rende instabile. Un futuro incerto, buio, ignoto.
Cosa ne sappiamo noi di quanta paura prova e di quanto coraggio ha bisogno la crisalide nel momento della schiusa. Non è più quello che era, non sa cosa la attende, ma non ha altro modo di sopravvivere se non quello di lacerare il bozzolo che fino a quel momento l’aveva fatta sentire al sicuro e lanciarsi nel vuoto.
Un viaggio attraverso la memoria dei ricordi, che con la stessa forza e delicatezza che può avere il primo vagito la riportano al suo vero io. Peripezie buffe, divertenti, rocambolesche che partono dall’infanzia nell’orfanotrofio fascista, fino all’incontro con il primo amore. Un passato e un presente a confronto. A traghettare la sposa in questa avventura sarà un Orsacchiotto gigante. Un Caronte di peluche la catapulta in contesti e situazioni sempre nuovi, manovrando la scena che diventa una stanza senza tempo. La forza dell’onestà e il coraggio della verità semplici e sincere di queste storie che tornano in mente alla sposa, come piccole luci in un sentiero in penombra, la aiutano a ritrovare la strada.
«Lo spettacolo, a carattere autobiografico, prende vita dal ritrovamento di un quaderno di poesie appartenuto a Maria Grazia Botticelli, mia nonna materna. Questa scoperta ha portato ad una indagine sulla storia della mia famiglia andando indietro per quattro generazioni. Il ricordo è il modo più efficace che l’uomo ha per vincere la morte e diventare immortale. Lo spettacolo vuole essere un rituale celebrativo di una vita esemplare di una persona che non c’è più.
Oltre al tema del ricordo, centrale nell’opera è anche il tema dell’attesa: l’horror vacui che rende immobile l’essere umano per la paura di sbagliare, contrapposto all’agire e al vivere fino in fondo. Per capire dove si deve andare, bisogna prima imparare a conoscere se stessi. È a questo punto che la tematica dell’identità connette i due personaggi: per Maria Grazia riguarda la propria famiglia “ignota” e per la sposa l’offuscamento e successivo ritrovamento della propria essenza.
Un’altro tema affrontato nel finale dell’opera è il perdono ma inteso come perdono generazionale che libera tutti. Perdonare le figure assenti e mancanti, che hanno segnato tutte e quattro le generazioni, per dare spazio alla fiducia e alla speranza per un futuro in cui ognuno deve seguire la propria “via”. Gioia di vivere, forza e leggerezza: questa è l’eredità che Maria Grazia ci ha lasciato e che si vuole trasmettere al pubblico.»
Cristel Checca
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di Cristel Checca
con Cristel Checca e Alessandro Balestrieri
Cerbero Teatro prende vita nel 2014. Questo è l’anno in cui nasce lo spettacolo “Bambolina” che fa il suo debutto presso la sala Assoli di Napoli vincendo E45 Fringe Napoli Festival Ed. 2015. Tra il 2016 e il 2017 oltre alle repliche di “Bambolina” in diverse città d’Italia, la compagnia stringe rapporti con realtà locali del territorio pontino e napoletano. Dalla partecipazione al festival “Polline” nasce la collaborazione con Alessandro Balestrieri del Matuta Teatro da cui nasce lo spettacolo “PERLEi” di Cristel Checca. Nel 2018 il sodalizio con il teatro Nest di San Giovanni a Teduccio (Na) porta allo svolgimento di un laboratorio con i Giovani O’Nest, ragazzi della periferia Est di Napoli all’interno di un progetto del Napoli Teatro Festival “Quartieri di vita”che si conclude con la realizzazione de “La sposa Prigioniera”.
Cristel Checca si avvicina allo studio della recitazione fin da quando era una bambina, affiancandolo a quello della danza. Terminati gli studi liceali, si diploma alla Musical Theater Academy per poi proseguire con un percorso formativo di due anni presso la scuola di Beatrice Bracco di Roma per poi specializzarsi a New York con l’acting coach Susan Batson.
Dopo l’esperienza americana, si trasferisce a Napoli per lavorare con il Maestro e Pedagogo russo Anton Milenin. Con lui e altri colleghi apre il Teatro di Kostija Treplev dove per i successivi due anni va in scena con spettacoli tratti da opere di Shakespeare, Cechov, Koltes e Platone.
Dopo l’esperienza napoletana, prende parte ad una residenza presso il Grotowski Institute in Polonia, dove ha la possibilità di studiare con diversi performer dell’Odin Teatret. Nel corso degli anni affianca il lavoro in teatro a numerose occasioni di formazione in Italia e all’estero con maestri e compagnie di fama internazionale e ha vinto anche una borsa di studio presso la Lee Strasberg School che le ha dato la possibilità di studiare a Los Angeles.
La carriera ha visto oltre al teatro, partecipazioni in tv, al cinema e in diversi cortometraggi e video musicali.
Da tre anni ha una sua compagnia teatrale CERBERO TEATRO, nella quale lavora come attrice: “Bambolina” vincitore dell’ E45 Fringe festival di Napoli e semifinalista del premio IN-BOX e regista “2001: Odissea sulla terra” finalista Premio Scenario e “PERLEi” monologo teatrale scritto e interpretato da lei attualmente in tournée.
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INGRESSO:
– Intero: €12
– Ridotto: €10 (Tessera AICS)
PER INFO E PRENOTAZIONI 333.9911554 – 349.7468384 – teatroridotto@gmail.com
Dettagli
- Data:
- 6 marzo 2020
- Ora:
-
21:00
- Categoria Evento:
- Teatro di Prosa
- Tag Evento:
- attore, attrice, bologna, cerbero, famiglia, lavino di mezzo, metamorfosi, poesia, spettacolo, teatro