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Finestre sul Giovane Teatro
20 maggio 2022 @ 10:00 - 22 maggio 2022 @ 18:00
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Il progetto Finestre sul Giovane Teatro nasce nel 2009 da un’idea di Renzo Filippetti, attore e co-
fondatore del Teatro Ridotto nel 1983, e Lina Della Rocca, attrice, co-fondatrice e attuale direttrice
del Teatro Ridotto di Bologna.
Già partecipante dal 1989 al progetto Ponte dei Venti (The Bridge of Winds), nel quale un gruppo
internazionale di attori diretto da Iben Nagel Rasmussen dell’Odin Teatret, lavora sui principi di
base del lavoro dell’attore, è proprio nella pratica del training fisico e vocale che Lina percepisce
l’esigenza di ri-creare spazi di confronto con altri gruppi teatrali provenienti da diverse esperienze.
Finestre sul Giovane Teatro nasce così come occasione di incontro, ricerca pedagogica,
collaborazione scambio di pratiche e linguaggi teatrali, mirando a far convivere per tre giorni
gruppi performativi che hanno la possibilità di condividere materiali, elementi, esercizi e segreti
dell’arte dell’attore.
Teatro Ridotto ha realizzato il progetto di Finestre sul Giovane Teatro ogni anno a partire dal 2009
(unica eccezione per l’edizione del 2020, annullata a causa della pandemia mondiale da Covid-19),
ospitando in totale 34 gruppi teatrali da tutto il mondo, attori singoli dall’Italia e dall’estero,
coinvolgendo docenti universitari tra cui Marco De Marinis e Silvia Mei i primi a collaborare al
progetto, e molti altri studiosi del teatro internazionali. Ciascuna edizione ha unito gruppi e
docenti per tre giorni al fine di condividere elementi e materiali riguardo al training e al lavoro
dell’attore, e ogni sessione di lavoro tra questi è stata aperta gratuitamente agli uditori interessati.
L’idea è nata dalla consapevolezza dell’importanza di dare visibilità al lavoro dei professionisti che
viene prima dello spettacolo, nella loro pratica quotidiana e, allo stesso tempo, di riprendere le
“vecchie abitudini” degli scambi tra artisti come fertili momenti di incontro e confronto. In questo
senso infatti non si intende “giovane” riferendosi agli attori coinvolti, bensì al giovane teatro. I
vecchi maestri e professionisti non sono tralasciati, anzi, questi vengono appositamente coinvolti
così che possano trasmettere le loro conoscenze ai più giovani al fine di creare i presupposti
perché nuove pratiche del lavoro dell’attore possano nascere e svilupparsi. A tal proposito il
progetto s’ispira alla tradizione del «teatro pedagogico» mediante la quale figure importanti come
Stanislavskij, Meyerchol’d, Copeau, Grotowski, Barba e Rasmussen hanno sperimentato vie di
crescita creativa per individui e società.
I tre giorni d’incontri residenziali mirano così ad “aprire finestre” per l’apprendimento ma anche
per «apprendere ad apprendere», perché si possa acquisire coscienza dei propri processi e
strumenti performativi e allo stesso tempo pedagogici. La diversità e la convivenza dei gruppi
partecipanti diventano così la forza e il prestigio dell’intero progetto e, infine, la previsione di
condivisione anche dei momenti di incontro, collaborazione, scambio e convivenza fuori dalla sala
di lavoro, offre quegli scambi e quella convivenza tra gruppi ormai sempre più rari.
Le prenotazioni sono aperte agli UDITORI con un massimo di 6 per ogni sessione:
20 – 21 – 22 MATTINA
dalle 10:00 alle 13:00;
20 – 21 POMERIGGIO
dalle 15:00 alle 18:00 al Teatro Ridotto.
Ricordiamo che la serata di DOMENICA 22 è dedicata alla PRESENTAZIONE FINALE di questa Residenza:
h20:30 al DAMSLab/La Soffitta
Finestre sul Giovane Teatro è realizzato in collaborazione con DAMSLab/La Soffitta e con l’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna Dipartimento delle Arti
“Il lavoro dell’attore è come correre incontro all’orizzonte e carcare di afferrarlo”
Ryszard Cieslack
“Il momento pedagogico, separato da quello dell’esecuzione artistica è essenziale
non solo perché alcune forme si trasmettano, ma anche perché mutino
profondamente”
Ferdinando Taviani
“Non giudico i miei allievi, ma ascolto i loro polmoni”
Iben Nagel Rasmussen
“Devi fare il training con la nostalgia dello spettacolo e lo spettacolo con la nostalgia
del training”
Eugenio Barba
“Non possiamo fissare i sentimenti. Possiamo fissare e ricordare solo le azioni
fisiche”
Konstantin Sergeevič Stanislavskij
“Finestre è l’immediatezza di uno sguardo, il trapasso rapido di una visione.
L’importante è esser sicuri che il panorama che abbiamo appena intravisto ci
interessi, che sappia coinvolgerci ed appassionarci, che la relazione costitutiva tra i
gruppi e le persone avvenga in quell’inter che può legarci, tutti insieme, alla visione”
Marcello Gallucci
Dettagli
- Inizio:
- 20 maggio 2022 @ 10:00
- Fine:
- 22 maggio 2022 @ 18:00
- Categoria Evento:
- Teatro di Prosa