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“ContraGigantes” – Teatro Nucleo
8 luglio 2021 @ 20:00
Quaranta battaglie ha combattuto Chisciotte, e ne ha vinte venti. Chi lo chiama perdente mente. Chi lo chiama pazzo pure. Horacio saltella da un faro all’altro e dall’autore al personaggio, dall’attore al narratore, “ingegnoso narratore” come lo chiamava Ivano Fossati. Sì perché inventarsi che i mulini erano i Fugger, banchieri usurpatori dei contadini spagnoli e “la pastora” la prima donna a emanciparsi già nel Seicento, è da rivoluzionari.
“Qualsiasi forma di emancipazione umana avvicina l’uomo a Cristo”, insegnava ai suoi ragazzi il desaparecido Venturelli. Qui il teatro è la sola strada.
Nel 1990 Czertok scrisse per il Teatro Nucleo una drammaturgia tratta dal romanzo “Don Quijote de la Mancha” di Miguel de Cervantes Saavedra. In coproduzione con il Theater-am-Turm di Francoforte (DE) ne nacque uno spettacolo per gli spazi aperti, il cui debutto si tenne in Spagna al Festival di Teatro Classico di Almagro.
Segui una fortunata tournée con riprese ogni anno, fino al 2007: centinaia di repliche in tre continenti, decine di festival internazionali ma soprattutto presenze nei borghi e nelle periferie senza teatro. Da drammaturgo Czertok diventò Don Quijote.
Il personaggio non accettò volentieri la fine dello spettacolo e da qualche anno cominciò ad apparire in sogno al drammaturgo-attore: voleva tornare alla vita, sia pure quella scenica. Poiché al momento non è praticabile la ripresa dello spettacolo, si decise di farne un soliloquio, un monodramma a più voci.
Il famoso romanzo in realtà è tra i più famosi, più citati e meno letti e perciò meno conosciuti. Il lavoro che ci si prefigge, dunque, oltre a riappacificare l’inquieto personaggio in vista di una futura ripresa dello spettacolo “in grande”, vuole avere una doppia valenza ovvero teatrale e culturale. La drammaturgia ha identificato gli svariati giganti con cui si batte o vuole battersi il Don, oltre al proverbiale Mulino. Ha approfondito la ricerca fatta nel 1990 sul romanzo, sull’autore e sul suo tempo, giungendo a nuove scoperte. In scena vediamo l’attore, il personaggio Don Quijote, Sancio Panza, Don Miguel de Cervantes, tutti in stretto rapporto tra loro, spesso conflittuale, e con gli spettatori, invitati ed invogliati con questo lavoro ad approfondire la propria conoscenza dello straordinario romanzo.
Sul palco dove s’agita il corpo non c’è nulla, il deserto della Mancia battuto solo dal rumore del treno che lì vicino viaggia verso Venezia. Nel nero solo la carne “tremula” che sussulta scosse artaudiane.
Horacio non ha più le macchine sferraglianti degli Anni Novanta ma ce le lascia immaginare, avvampandoci con gli occhi e avvolgendoci con abbracci di parole in spagnolo. Altro che mulini a vento.
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di e con Horacio Czertok
testi e regia Horacio Czertok
produzione Teatro Nucleo
Teatro Nucleo è un ente di produzione, formazione, ricerca teatrale, riconosciuto dal FUS- Fondo Unico per lo Spettacolo del Ministero della Cultura e dalla Regione Emilia Romagna, con sede a Ferrara.
Fondato nel 1974 a Buenos Aires da Cora Herrendorf e Horacio Czertok con il primo nome di Comuna Nucleo e stabilitosi definitivamente a Ferrara nel 1978, è oggi una realtà composita dove diverse progettualità artistiche operano sul territorio cittadino, nazionale e internazionale, una cooperativa teatrale dove i fondatori e le nuove generazioni di attori e registi operano in sinergia con altre realtà associative e istituzionali.
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INGRESSO:
– Intero: €10
– Ridotto: €8 (Tessera AICS)
PER INFO E PRENOTAZIONI 333.9911554 – 349.7468384 – teatroridotto@gmail.com
Dettagli
- Data:
- 8 luglio 2021
- Ora:
-
20:00
- Categoria Evento:
- Teatro di Prosa
- Tag Evento:
- contragigantes, don chisciotte, horacio czertok, teatro, teatro nucleo, teatro ridotto